Autostrada

Quest’anno (scolastico) sono stazionato presso la ridente cittadina di San Giovanni Valdarno… all’IPSIA (professionale)! E non c’è niente da ridere.
Tuttavia rispetto all’anno precedente, trascorso a Poppi, la strada da fare è più agevole. Ogni mattina mi faccio il mio bel tratto di autostrada e spesso mi capita di pensare al Bizio ed alle storie che mi raccontava. Lui di tempo in auto ce ne passava molto (specialmente i primi anni di Plug-it) tanto che la sua fida Classe A era piena di “segni” di convivenza… come l’immancabile bottiglia d’acqua. Chi non ha mai visto il Bizio che sorseggia mentre guida (biascicando per mandare via l’impasto della sigaretta appena fumata)? Oppure la sua guida ad una mano sola… mentre l’altra, infreddolita, se ne stava infilata sotto la coscia (cosa pensate che siano le perenni macchie giallastre sul bordo del sedile del guidatore?! …nicotina). Poi c’era la radio sempre sintonizzata su Deejay e, se faceva in tempo, anche un bel panino preso da Giacco.
Al Bizio piaceva molto guidare in autostrada. A parte forse il dormire fuori casa, lui amava molto viaggiare. E devo dire adesso forse capisco un pò di più il perché.
C’è qualcosa di affascinante nell’autostrada (a patto che tu non rimanga incastrato in una kilometrica coda da incidente!). C’è quel senso di andare da qualche parte, senza indugi, quasi volando. Lui raccontava spesso delle persone che “conosceva” in autostrada… vite che s’incrociano a 150 all’ora. E ogni tanto pare anche a me di incrociarlo di nuovo, con la sua Classe A, in mezzo alla nebbia del Valdarno col suo sguardo un po’ infastidito da “Che palle! Ci vorrebbe un caffeino… quanto manca a Firenze Sud?!”.

MegaCollegamenti

Dal sontuoso sito del Giaco (www.giaco.net), due foto su un grande passatempo che infiammava i venerdì (e anche sabato) sera (ed anche notte… fonda): i megacollegamenti computeristici a Quarata! …Roba d’annata

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(1996)

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(1999)

Da Moovie

Ieri sera, a casa del Berga, ci siamo riguardati i due film delle vacanze (2004 e 2005) dove ovviamente compariva anche il nostro. Il secondo dei due film, quello realizzato dal Bizio, mi ha fatto tornare in mente i progetti che avevamo fatto per un film indipendente, scritto e diretto da me e dal Bizio (io mi sarei occupato più di scrivere e lui più di dirigere) ed interpretato dai nostri amici.
Ricordo ancora la sera in cui tirò fuori l’idea… eravamo al King, circa Ottobre 2004. Lui, dall’estetica visiva molto sviluppata, venne fuori con alcune “immagini”, flash, inquadrature… come se le avesse avute già davanti agli occhi. Allora, presi carta e penna, avviammo una sessione di brainstorming che durò circa 3 o 4 ore… a sfornare idee, cambiarle, rigirarle. Penso che in quella sera scrivemmo per lo me 3 o 4 film diversi. Ma alla fine imboccammo la strada del thriller psicologico, alla “Seven”… beh, l’idea non era male.
Quello che segue è la trascrizione di ciò che avevo appuntato quella sera nel pezzo di carta del King (che ancora ho da qualche parte). Per la cronaca, ho scoperto, guardando il telefilm, che la nostra stessa idea è saltata fuori pari pari in un episodio di “Criminal Minds” (del 2006)… ah, se solo l’avessimo depositata 🙂

Comunque… ecco gli appunti del film… provate ad indovinare chi avevamo in mente come attori!

Hero: Tecnico di computer. Computer geek. Mezzo anarchico. Consumatore di porno (?!).
1) Età: ventina d’anni.
2) Carino. Fisico esile. Look grunge, trasandato.
3) Professione indefinita (studente?)
a. Lavoro part-time come tecnico hardware/software a domicilio presso il negozio di un amico.
b. Hacker alle prime armi

Villain 1: Predatrice sessuale, eccitata dal dominio psicologico sul partner maschile, vuole corrompere l’eroe e trasformarlo in un altro schiavo.
1) Età: Venti/trenta anni
2) Fisicamente bella, non appariscente, poco truccata.
3) Psicologicamente camaleontica: Passionale/razionale.
4) Professione relativa al mondo medico
a. Studente di psicologia
b. Studente di medicina
c. Infermiera
5) Ha accesso a documentazione medica e ne è attratta.
6) Drogata di adrenalina: no farmaci/dope.

Villain 2: Succube della partner. Volontà repressa che sfocia nella violenza per raggiungere insieme l’appagamento sessuale. Succube di villain 1 compie violenze per eccitare lei. Ha paura di perderla e di essere sostituito. Per evitare questo farebbe qualsiasi cosa. Non teme la legge e non ha rimorsi.
1) Età: circa 30 anni.
2) Bell’aspetto, elegante, veste ricercato.
3) Freddo, intelligente, calcolatore
4) Persona di successo, benestante
5) Professione relativa al mondo delle discoteche
a. Agente di modelle
b. Talent scout
c. Fotografo / cineamatore
6) Consumatore di droga?
a. Cocaina/droghe sintetiche
b. Non fuma / Non beve.
7) Narcisista, cura il fisico.

Ambientazioni:
1) Mondo delle discoteche

Plot elements:

1) H1, durante i suoi lavori a domicilio, installa sui PC dei clienti un Worm che registra dalle loro webcam ed invia tramite internet porzioni dei filmati da loro realizzati (no audio)
2) Il worm viene istallato nel computer di V2.
3) V1 e V2 si riprendono mentre fanno giochi sessuali tipo “ipossia” e “Bondage”.
4) H1 riceve tale filmato. H1 esamina il filmato e, anche se inizialmente allarmato, ne resta poi incuriosito. H1 può risalire all’IP del computer che trasmette ma non può sapere a chi appartenga (da esplicitare). Il filmato viene mostrato agli amici.
5) Dopo qualche tempo arriva un secondo filmato più esplicito che implica un possibile omicidio.
6) Ricerca della vittima (annuncio persona scomparsa)?
7) Il protagonista non va dalla polizia, perché?!
8) Il villain con aggiornamento antivirus si accorge del worm e chiama il tecnico per farselo togliere.
9) Confronto tra tecnico ed il villain. Il tecnico capisce che il chiamante è un villain dai particolari della casa ed il cattivo capisce che il tecnico e l’autore del worm poco dopo che questo è andato via.
10) La “vittima” del primo filmato è in realtà la partner del cattivo. Ella inscena un finto rapimento da parte di H1 per evitare che egli vada dalla polizia.
11) …

Carde.

L’ultima volta

Spesso, quando penso al Bizio, mi capita di tornare indietro all’ultima volta che l’ho visto, che gli ho parlato.
In un mondo ideale, quando una persona se ne va sarebbe bello poter conservare in mente quel momento “catartico” in cui ti dici quello che ti devi dire, lasciando niente in sospeso, suggellando quel rapporto (di qualsiasi tipo questo sia) che per sempre vi legherà.
Invece a me, come penso purtroppo a tutti, al posto di questa scena ideale non rimane che un ricordo qualunque, uno scambio secondario, di servizio, al quale cerchiamo inutilmente di dare un significato più importante.
Per me era il matrimonio del Sodi… ricordo ancora Fabrizio che, assieme al Santa, abbandona il giardino del Riccio per andarsene in discoteca…
– “Tu rimani qui?”
– “Si rimango qui con gli altri”…
– “Ah, ok, ci vediamo domani”
– “Ciao”

Poi lo vedo allontanarsi verso l’auto, nella buio del parcheggio, il suo solito passo tranquillo, e sparire nella notte.

Mi sembra di aver addirittura pensato che non fosse bello andarsene così da una festa di matrimonio e forse mi sono anche ripromesso di dirglielo, di farglielo notare… ma non c’è stato tempo neanche per questo.

Carde.

La F**a Stiappona

Sarà stato il 1993, facevamo la quinta io ed il Bizio.
Eravamo stati a Firenze ad una delle prime “Feste della Birra” al Be-Bop.
Alla festa fino alle 4. Dormire da Pino e poi alle 6 (!!!) sveglia per andare direttamente a scuola (che leoni!).
Sul treno il Bizio legge, per passare il tempo, il Vernacoliere… e dentro ci trova la prima apparizione della F**a Stiappona (nell’oramai storica “sagra della F**a Stiappona”) opera del maestro di satira Federico Sardelli. Ci mettiamo a fare numerose battute ed a improvvisare (avete presente l’effetto “palla di neve”… da una cazzata ne arriva una valanga).
Per quando arriviamo a scuola, abbiamo sviluppato un’intera mitologia della F**a Stiappona.
… Un paio d’ore più tardi… intervallo… il Bizio passa davanti al banco del Sodi e vede una pila di fogli, li gira e scopre che sono fotocopie di argomenti di catechismo, sapete il Sodi è sempre stato un uomo di chiesa. Senza pensarci due volte ne prende uno, viene e da me e mi fa… “dai dai, scriviamoci qualcosa così quando li legge si incazza”… allora si mette a disegnare la Fava (oh, ora l’ho detto… in barba all’educanza!) Stiappona e poi, con il mio aiuto, tutta una serie di oscene battute sull’argomento.
Tutto contento poi riporta il foglio sul banco del Sodi e lo nasconde tra gli altri.

Il giorno dopo… Io e lui in classe, aspettiamo l’inizio delle lezioni… Entra il Sodi, livido in viso, gli occhi sgranati sembrava Sam (il cane che fa la guardia alle pecore… ricordate il cartone?)… come un falco si getta sul Bizio… lo prende per il COLLO e urla: “Roselli! IO TI INSANGUINO!!!”
… le fotocopie non erano per suo uso personale… erano per le ragazzine di TERZA ELEMENTARE a cui faceva catechismo! 🙂

Calcolatrice

Per la serie “Dark Side of Bizio”…

Mattino, al Liceo, circa 1991. Il Bizio arriva a scuola, mette lo zaino sul banco.
Poi guarda il mio zaino, anch’esso sul banco, e senza apparente ragione lo spinge in terra!
Come è ovvio, cosa avrò fatto?! Ho preso il suo zaino e l’ho buttato per terra…

Ecco… lo zaino non aveva neanche toccato terra che il Bizio si getta come un falco sulla tasca anteriore dell’invicta e proclama… “se mi hai rotto la calcolatrice, ora la ricompri!”.

E indovina un pò?! Tira fuori la sua calcolatrice (dentro una custodia rigida), apre… il display era incrinato.

Ovviamente il Bizio ha preteso che gliene comprassi una nuova. Per anni però l’ho infamato… lui ha sempre negato che la calcolatrice fosse già rotta… ma ogni volta che negava aveva quel sorrisetto beffardo sul viso… bastardo…

Carde.

Dal Carde… Un inizio

Beh, adesso mi sento meglio…
Avevo questa cosa che mi frullava in testa e alla quale non sapevo che forma dare. O meglio, più o meno lo sapevo, ma forse avevo paura di farlo. Forse avevo semplicemente paura che spendere quei soldi, compiere quel gesto, avrebbe rappresentato l’ultima volta in cui il Bizio prendeva parte alla mia vita.

Ma forse in questa maniera, penso… spero… Io, e tutti voi che vorrete scrivere in questo blog, potremo continuare a tenere Fabrizio tra noi e forse (speranza vana?) farlo conoscere ad altri, se non per quello che realmente era per lo meno per quello che ha dato alle nostre vite.

Fatevi sentire.

Peace & B Wild! 🙂

Carde.