Il Natale

L’albero della Coca-colaIl giorno di Natale un pensiero mi ha invaso e ho pensato a lungo se era il caso o meno di scriverlo…ma beh, sono qui, quindi alla fine ha vinto il ricordo e la voglia di non perderlo…
Io e Bizio avevamo un’usanza, cioè di farci i regali solo a Natale incorporando anche i regali di compleanno per regalarci cose più belle visto che comunque entrambi compiamo gli anni ad un mese e poco più dal Natale…
Il pensiero che mi ha folgorato è stato ad un ceto punto che non avevo fatto il regalo a mio fratello e poi mi è venuto da pensare all’ultimo vero regalo che gli ho fatto e mi èvenuto da piangere…
Una volta mi mandò un sms indicandomi quali dvd disney volesse per la sua collezione privata…io non riesco più a smetere di comprarne…ogni volta che trovo uno di quelli da collezione non posso fare a meno di prenderlo…
Il Carde alla cena a casa mia mi ha detto “Vi piacciono molto i cartoni animati?” e io gli ho risposto di si, ma non sono riuscita a dirgli perché. Ora l’ho fatto.
Un bacio a chiunque legga questo post e Buon Anno!

Autostrada

Quest’anno (scolastico) sono stazionato presso la ridente cittadina di San Giovanni Valdarno… all’IPSIA (professionale)! E non c’è niente da ridere.
Tuttavia rispetto all’anno precedente, trascorso a Poppi, la strada da fare è più agevole. Ogni mattina mi faccio il mio bel tratto di autostrada e spesso mi capita di pensare al Bizio ed alle storie che mi raccontava. Lui di tempo in auto ce ne passava molto (specialmente i primi anni di Plug-it) tanto che la sua fida Classe A era piena di “segni” di convivenza… come l’immancabile bottiglia d’acqua. Chi non ha mai visto il Bizio che sorseggia mentre guida (biascicando per mandare via l’impasto della sigaretta appena fumata)? Oppure la sua guida ad una mano sola… mentre l’altra, infreddolita, se ne stava infilata sotto la coscia (cosa pensate che siano le perenni macchie giallastre sul bordo del sedile del guidatore?! …nicotina). Poi c’era la radio sempre sintonizzata su Deejay e, se faceva in tempo, anche un bel panino preso da Giacco.
Al Bizio piaceva molto guidare in autostrada. A parte forse il dormire fuori casa, lui amava molto viaggiare. E devo dire adesso forse capisco un pò di più il perché.
C’è qualcosa di affascinante nell’autostrada (a patto che tu non rimanga incastrato in una kilometrica coda da incidente!). C’è quel senso di andare da qualche parte, senza indugi, quasi volando. Lui raccontava spesso delle persone che “conosceva” in autostrada… vite che s’incrociano a 150 all’ora. E ogni tanto pare anche a me di incrociarlo di nuovo, con la sua Classe A, in mezzo alla nebbia del Valdarno col suo sguardo un po’ infastidito da “Che palle! Ci vorrebbe un caffeino… quanto manca a Firenze Sud?!”.

Da Moovie

Ieri sera, a casa del Berga, ci siamo riguardati i due film delle vacanze (2004 e 2005) dove ovviamente compariva anche il nostro. Il secondo dei due film, quello realizzato dal Bizio, mi ha fatto tornare in mente i progetti che avevamo fatto per un film indipendente, scritto e diretto da me e dal Bizio (io mi sarei occupato più di scrivere e lui più di dirigere) ed interpretato dai nostri amici.
Ricordo ancora la sera in cui tirò fuori l’idea… eravamo al King, circa Ottobre 2004. Lui, dall’estetica visiva molto sviluppata, venne fuori con alcune “immagini”, flash, inquadrature… come se le avesse avute già davanti agli occhi. Allora, presi carta e penna, avviammo una sessione di brainstorming che durò circa 3 o 4 ore… a sfornare idee, cambiarle, rigirarle. Penso che in quella sera scrivemmo per lo me 3 o 4 film diversi. Ma alla fine imboccammo la strada del thriller psicologico, alla “Seven”… beh, l’idea non era male.
Quello che segue è la trascrizione di ciò che avevo appuntato quella sera nel pezzo di carta del King (che ancora ho da qualche parte). Per la cronaca, ho scoperto, guardando il telefilm, che la nostra stessa idea è saltata fuori pari pari in un episodio di “Criminal Minds” (del 2006)… ah, se solo l’avessimo depositata 🙂

Comunque… ecco gli appunti del film… provate ad indovinare chi avevamo in mente come attori!

Hero: Tecnico di computer. Computer geek. Mezzo anarchico. Consumatore di porno (?!).
1) Età: ventina d’anni.
2) Carino. Fisico esile. Look grunge, trasandato.
3) Professione indefinita (studente?)
a. Lavoro part-time come tecnico hardware/software a domicilio presso il negozio di un amico.
b. Hacker alle prime armi

Villain 1: Predatrice sessuale, eccitata dal dominio psicologico sul partner maschile, vuole corrompere l’eroe e trasformarlo in un altro schiavo.
1) Età: Venti/trenta anni
2) Fisicamente bella, non appariscente, poco truccata.
3) Psicologicamente camaleontica: Passionale/razionale.
4) Professione relativa al mondo medico
a. Studente di psicologia
b. Studente di medicina
c. Infermiera
5) Ha accesso a documentazione medica e ne è attratta.
6) Drogata di adrenalina: no farmaci/dope.

Villain 2: Succube della partner. Volontà repressa che sfocia nella violenza per raggiungere insieme l’appagamento sessuale. Succube di villain 1 compie violenze per eccitare lei. Ha paura di perderla e di essere sostituito. Per evitare questo farebbe qualsiasi cosa. Non teme la legge e non ha rimorsi.
1) Età: circa 30 anni.
2) Bell’aspetto, elegante, veste ricercato.
3) Freddo, intelligente, calcolatore
4) Persona di successo, benestante
5) Professione relativa al mondo delle discoteche
a. Agente di modelle
b. Talent scout
c. Fotografo / cineamatore
6) Consumatore di droga?
a. Cocaina/droghe sintetiche
b. Non fuma / Non beve.
7) Narcisista, cura il fisico.

Ambientazioni:
1) Mondo delle discoteche

Plot elements:

1) H1, durante i suoi lavori a domicilio, installa sui PC dei clienti un Worm che registra dalle loro webcam ed invia tramite internet porzioni dei filmati da loro realizzati (no audio)
2) Il worm viene istallato nel computer di V2.
3) V1 e V2 si riprendono mentre fanno giochi sessuali tipo “ipossia” e “Bondage”.
4) H1 riceve tale filmato. H1 esamina il filmato e, anche se inizialmente allarmato, ne resta poi incuriosito. H1 può risalire all’IP del computer che trasmette ma non può sapere a chi appartenga (da esplicitare). Il filmato viene mostrato agli amici.
5) Dopo qualche tempo arriva un secondo filmato più esplicito che implica un possibile omicidio.
6) Ricerca della vittima (annuncio persona scomparsa)?
7) Il protagonista non va dalla polizia, perché?!
8) Il villain con aggiornamento antivirus si accorge del worm e chiama il tecnico per farselo togliere.
9) Confronto tra tecnico ed il villain. Il tecnico capisce che il chiamante è un villain dai particolari della casa ed il cattivo capisce che il tecnico e l’autore del worm poco dopo che questo è andato via.
10) La “vittima” del primo filmato è in realtà la partner del cattivo. Ella inscena un finto rapimento da parte di H1 per evitare che egli vada dalla polizia.
11) …

Carde.

L’invincibile Fabio

Non mi ricordo l’anno, ma ricordo molto ben il posto ed il luogo: “Villa Bella Udleda” a Selva di val Gardena (o Wolkenstein, mi è rimasto impresso il nome) in una memorabile settimana bianca in 4: io, Bizio, Berga e Nero.
Doverosa premessa per chi non lo sapesse: ho la tendenza a russare un pò, il che può venire accentuato, ovviamente, a seconda di quanto mangiato, bevuto e fumato alla sera.
Una mattina mi sveglio e non trovo il mio compare di stanza, allora comincio a cercare per tutta casa: in cucina nessuno, in sala nessuno, in bagno nessuno. Vado allora in camera del Berga e Nero, dove ci sono solo loro due. Ci mettiamo così in 3 alla ricerca del Latitante, finchè ci viene in mente di provare a controllare nella camera di mezzo, dove avevamo deciso di non entrare per lasciare almeno una stanza pulita. E lì troviamo il Bizio infagottato in un piumone che, al nostro ingresso, apre un occhio e sentenzia: “Stanotte Fabio era invincibile!” e si ricopre la testa con il piumone.
Non vi sto a dire quanto hanno riso quei 2 infamoni del Berga e del Nero… e un pochino anch’io.

CASELLO INSUPERABILE!

Estate 2004. Di ritorno dalla missione in Romania. Dopo una notte passata in autostrada una sbarra ci separa dall’Italia. Il Bizio stanco dal lungo viaggio abbassa pigramente il finestrino e inserisce il biglietto del pedaggio nella macchinetta che con fare indisponente risputa lo stesso sentenziando “tempo di percorrenza eccessivo”. Al che il Bizio con fare indolente, pensando di continuare a parlare alla macchina, aggredisce ripetutamente il tasto “chiamata operatore”, borbottando: “alò, ma che voi, un lo vedi che sè dormito in autostrada. Non cacare il cazzo apri sta sbarra”. La risposta fulminea dell’impassibile operatore replica: “Attenda prego”. Tra l’ilarità generale il Nostro colpevolmente sorpreso innesta la prima e parte….

La F**a Stiappona

Sarà stato il 1993, facevamo la quinta io ed il Bizio.
Eravamo stati a Firenze ad una delle prime “Feste della Birra” al Be-Bop.
Alla festa fino alle 4. Dormire da Pino e poi alle 6 (!!!) sveglia per andare direttamente a scuola (che leoni!).
Sul treno il Bizio legge, per passare il tempo, il Vernacoliere… e dentro ci trova la prima apparizione della F**a Stiappona (nell’oramai storica “sagra della F**a Stiappona”) opera del maestro di satira Federico Sardelli. Ci mettiamo a fare numerose battute ed a improvvisare (avete presente l’effetto “palla di neve”… da una cazzata ne arriva una valanga).
Per quando arriviamo a scuola, abbiamo sviluppato un’intera mitologia della F**a Stiappona.
… Un paio d’ore più tardi… intervallo… il Bizio passa davanti al banco del Sodi e vede una pila di fogli, li gira e scopre che sono fotocopie di argomenti di catechismo, sapete il Sodi è sempre stato un uomo di chiesa. Senza pensarci due volte ne prende uno, viene e da me e mi fa… “dai dai, scriviamoci qualcosa così quando li legge si incazza”… allora si mette a disegnare la Fava (oh, ora l’ho detto… in barba all’educanza!) Stiappona e poi, con il mio aiuto, tutta una serie di oscene battute sull’argomento.
Tutto contento poi riporta il foglio sul banco del Sodi e lo nasconde tra gli altri.

Il giorno dopo… Io e lui in classe, aspettiamo l’inizio delle lezioni… Entra il Sodi, livido in viso, gli occhi sgranati sembrava Sam (il cane che fa la guardia alle pecore… ricordate il cartone?)… come un falco si getta sul Bizio… lo prende per il COLLO e urla: “Roselli! IO TI INSANGUINO!!!”
… le fotocopie non erano per suo uso personale… erano per le ragazzine di TERZA ELEMENTARE a cui faceva catechismo! 🙂

Il Re è nudo!

E’ una delle nostre abituali serate infrasettimanali, dopo un’ora passata a sudare sangue sfidando la gravità a ritmo di musica, ci godiamo la meritata cenetta proteica nella “casa del popolo” di viale s.margherita; con noi c’è anche proprio la nostra carnefice, si proprio quella che c’insegnava a sfidare la gravità, la nostra istruttrice di total body…ragazza dotata di un notevole avantreno e al tempo mia allenatrice personale…insomma la cena finisce e come al solito cominciamo ad alternarci in interminabili partite di pes all xbox…la ragazza sentendosi probabilmente trascurata decide di cercare rimedio in un mezzo litro di cioccolata calda. il berga nota il fatto ed esclama “ma dove la metti tutta quella cioccolata?”, il bizio toglie la sventurata donzella dall’imbarazzo e continuando a smanettare furiosamente con il suo pad sentenzia: “nelle pocce!” …. “scusa dade m’è scappata” e continua a giocare mentre io e il berga ci rovesciamo dalle risate. Lui era così, come il bambino della famosa novella …

Calcolatrice

Per la serie “Dark Side of Bizio”…

Mattino, al Liceo, circa 1991. Il Bizio arriva a scuola, mette lo zaino sul banco.
Poi guarda il mio zaino, anch’esso sul banco, e senza apparente ragione lo spinge in terra!
Come è ovvio, cosa avrò fatto?! Ho preso il suo zaino e l’ho buttato per terra…

Ecco… lo zaino non aveva neanche toccato terra che il Bizio si getta come un falco sulla tasca anteriore dell’invicta e proclama… “se mi hai rotto la calcolatrice, ora la ricompri!”.

E indovina un pò?! Tira fuori la sua calcolatrice (dentro una custodia rigida), apre… il display era incrinato.

Ovviamente il Bizio ha preteso che gliene comprassi una nuova. Per anni però l’ho infamato… lui ha sempre negato che la calcolatrice fosse già rotta… ma ogni volta che negava aveva quel sorrisetto beffardo sul viso… bastardo…

Carde.