L’invincibile Fabio

Non mi ricordo l’anno, ma ricordo molto ben il posto ed il luogo: “Villa Bella Udleda” a Selva di val Gardena (o Wolkenstein, mi è rimasto impresso il nome) in una memorabile settimana bianca in 4: io, Bizio, Berga e Nero.
Doverosa premessa per chi non lo sapesse: ho la tendenza a russare un pò, il che può venire accentuato, ovviamente, a seconda di quanto mangiato, bevuto e fumato alla sera.
Una mattina mi sveglio e non trovo il mio compare di stanza, allora comincio a cercare per tutta casa: in cucina nessuno, in sala nessuno, in bagno nessuno. Vado allora in camera del Berga e Nero, dove ci sono solo loro due. Ci mettiamo così in 3 alla ricerca del Latitante, finchè ci viene in mente di provare a controllare nella camera di mezzo, dove avevamo deciso di non entrare per lasciare almeno una stanza pulita. E lì troviamo il Bizio infagottato in un piumone che, al nostro ingresso, apre un occhio e sentenzia: “Stanotte Fabio era invincibile!” e si ricopre la testa con il piumone.
Non vi sto a dire quanto hanno riso quei 2 infamoni del Berga e del Nero… e un pochino anch’io.